Chi mi conosce sa che, qualche tempo fa, dopo anni di esperienza nel settore del reportage per l’editoria e le aziende, per motivi personali e professionali ho deciso di occuparmi di fotografia di matrimonio.
Sarà per il fatto che arrivo da un diverso mondo fotografico o grazie all’ascolto delle coppie in procinto di sposarsi che ho incontrato fino ad ora, mi sono reso conto che sono presenti, ancora oggi, in molte di loro ed in molti fotografi, un immaginario ed una pratica fotografica standardizzati che conducono ad un risultato altrettanto uniforme ed impersonale.
E’ nato così in me il desiderio di portare il mio piccolo contributo attraverso un approccio alla fotografia di matrimonio più vicino al mio modo di essere, alla mia esperienza professionale ed alle esigenze di molte coppie che non si riconoscono nella tendenza dominante in questo settore.
La retorica del “giorno più bello”
Il settore del matrimonio è molto vivo, in fermento ed in costante trasformazione. Nonostante ciò, esiste ancora oggi una retorica legata al “giorno più bello” che investe inevitabilmente anche la sfera fotografica. Ben inteso il giorno delle nozze è un giorno molto importante, uno dei più significativi nella vita di coloro che decidono di fare un passo di questo tipo. Il fatto è che, a mio avviso, esistono una serie di codici linguistici ed espressivi molto diffusi e luoghi comuni (in senso buono, intesi come pratiche collaudate) che ruotano intorno al mondo della fotografia di wedding nei quali non mi riconosco ed in cui non si riconoscono molte coppie che ho avuto occasione di incontrare.
Qualche veloce esempio? Fotografi che sottopongono gli sposi a lunghe, interminabili e noiose sessioni fotografiche in cui sono “costretti” ad assumere pose improbabili alla ricerca di una presunta artisticità del risultato fotografico finale. Oppure chi promette alla sposa di vivere una giornata da protagonista, da diva per un giorno ed immagini “alla moda” da rivista patinata, o chi dal giorno alla notte, solo perché è di tendenza, si improvvisa fotoreporter garantendo fotografie spontanee.
Senza proseguire con gli esempi, addentrarmi in considerazioni estetiche e di linguaggio fotografico o valutazioni di altra natura, ad un certo punto, ho realizzato che per praticare questo “genere” fotografico e fornire il miglior risultato possibile alle coppie che si rivolgono a me, avrei dovuto fare qualcosa per rendere l’esperienza della sessione fotografica un’occasione utile, divertente e gioiosa, in modo da contribuire a rendere la giornata, e successivamente il ricordo di essa attraverso le fotografie, piacevole e coinvolgente. Un momento di condivisione con gli sposi, i loro parenti ed amici.
Come ottenere questo risultato?
Un’altra visione è possibile
Siccome dal mio punto di vista in occasione di un matrimonio non si tratta “solo” di fare fotografie ma di raccontare un momento particolarmente significativo della storia della vita delle persone coinvolte, ho sentito una grande responsabilità e sono giunto alla conclusione che solo un approccio fatto, si di creatività (in fondo parliamo di una disciplina artistica), ma anche e soprattutto di metodo, può permettere di ottenere immagini che hanno una maggiore possibilità di mantenere vivo il ricordo di istanti così importanti.
Se anche tu non ti riconosci nel modo tradizionale di raccontare il matrimonio, in questo momento desidererei porre alla tua attenzione il fatto che esistono vie alternative per farlo. Nel corso degli anni mi sono reso conto che i futuri sposi (in particolare la sposa, che è colei che in genere ha il maggior carico nell’organizzazione del matrimonio) sono disorientati. I settori merceologici coinvolti nella preprazione di un matrimonio rispetto ai quali informarsi, sono tantissimi ed i fornitori sempre di più. Le coppie si trovano letteralmente sommerse da una valanga indistinta di informazioni, proposte ed offerte e per districarsi tra di esse dovrebbero essere esperti di abiti, di catering, di location, di fiori, di automobili d’epoca, di fotografia, ecc. In uno scenario come questo è facile commettere errori di valutazione che non permettono di cogliere le opportunità migliori e che contemporaneamente, potrebbero anche esporre a rischi.
I rischi più significativi riguardano il fatto che gli sposi:
- non hanno punti di riferimento affidabili in grado di rappresentare per loro una guida a cui riferirsi per avere le informazioni che li mettano in condizione di fare scelte consapevoli;
- spesso vengono lasciati a loro stessi.
In particolare per quanto riguarda il settore della fotografia, gli sposi:
- durante l’organizzazione del matrimonio quando sono in cerca del fotografo vedono tante immagini, anche molto belle, ma questo non è garanzia che anche loro riusciranno ad ottenere lo stesso risultato fino a quando non vedranno le foto dopo il matrimonio.
- nella maggior parte dei casi non sono abituati a trovarsi con disinvoltura davanti all’obiettivo e questo imbarazzo, se non gestito nel modo corretto, potrebbe condizionare il risultato fotografico finale. Ogni persona reagisce in modo diverso quando si trova ad essere ritratta e non può sapere come si sentirà finchè non si troverà nella situazione.
Qualche tempo fa mi sono chiesto come avrei potuto aiutare concretamente gli sposi ad affrontare e risolvere questi potenziali problemi. Purtroppo non posso aiutarti in tutti i settori professionali che ruotano intorno a questo, ma per quanto riguarda la Fotografia direi di si! Così ho ideato un Metodo che ho chiamato “Slow Wedding Photography”
In cosa consiste in poche parole?
E’ un percorso costituito da una serie di fasi successive, grazie al quale aiuto le coppie che si stanno avvicinando al mondo della fotografia di matrimonio che desiderano dedicare tempo e cura per creare un racconto fotografico in sintonia con il loro modo di essere ad ottenere immagini spontanee in cui riconoscersi.
Se desideri approfondire vai a questa pagina.
Se invece vuoi conoscere quali sono le domande più efficaci da porre al fotografo di matrimonio per ottenere le informazioni più significative ed utili per organizzare e realizzare il servizio fotografico che hai sempre desiderato, visita questa pagina e scarica la guida gratuita“Cosa chiedere al fotografo di matrimonio”.
Anche per oggi è tutto! Buona lettura.