“Slow Living” e fotografia di matrimonio

Negli ultimi tempi si sente sempre più spesso parlare di una tendenza, o meglio di un movimento culturale che, in realtà esiste da decenni. Mi riferisco allo “Slow living”. Per coloro che si ispirano ad esso rappresenta il desiderio e la volontà di adottare uno stile di vita semplice e minimal ma soprattutto in sintonia con i propri tempi personali.

In questo post racconterò per sommi capi, come integro la filosofia “Slow living” all’interno della mia visione di Fotografia di Matrimonio.

Cos’è lo “Slow Living”

Innanzi tutto prima di parlare di fotografia di matrimonio e di come applico i principi dello “Slow Living” ai racconti fotografici che realizzo per gli sposi, mi sembra utile fornire alcune velocissime, e spero non banali, informazioni a proposito di questa filosofia di vita tornata in questo periodo alla ribalta. L’dea di “Slow Living” risale agli anni ’80 e nasce come reazione all’affermazione del fenomeno della globalizzazione che ha reso il mercato mondiale e all’insegna di una sfrenata crescita di produzione e consumo.

All’opposto, vivere secondo i principi dello “Slow Living”, vivere lentamente, significa costruire quotidianamente una vita a propria misura. Il concetto centrale è che il tempo ha un valore inestimabile e la qualità di questo tempo concorre in modo centrale a determinare il nostro benessere.

Sarà pure un luogo comune ma la vita di noi umani contemporanei che abitiamo un mondo globalizzato è effettivamente scandita da ritmi piuttosto veloci e spesso insostenibili. Per questo credo che si stia facendo sempre più spazio uno stile di vita che tende alla riappropriazione dei ritmi soggettivi di ciascuno. Tanto più oggi che viviamo in un periodo storico alquanto complicato a causa della pandemia di Covid-19 che, inevitabilmente, ha portato alla ribalta riflessioni sul senso e sulla qualità della vita.

In una prospettiva di questo tipo quindi, vivere una vita piena e ricca, probabilmente non significa accumulare oggetti e impegni a ripetizione, ma avere la voglia di cercare dentro sé stessi per provare a riconoscere ciò che è “giusto” per noi, ciò che ci fa stare bene e avere il coraggio di scegliere di dedicare tutto il tempo che serve a ciò cui reputiamo abbia valore. Non sto pensando ad azioni estreme di isolamento o opposizione allo stato delle cose, ma più semplicemente di provare a cercare un equilibrio tra il mondo esterno, che corre sempre più velocemente, e il proprio mondo interiore, per rendere questo dualismo apparentemente inconciliabile, maggiormente compatibile con l’attenzione e la cura di sé.

“Slow Living e “Slow Wedding Photography”

Ora veniamo finalmente al punto. Ovvero alla libera associazione di idee che alcuni anni fa mi ha portato a provare ad avvicinare e far dialogare Fotografia e Lentezza e, come “naturale” conseguenza, a formulare il Metodo “Slow Wedding Photography” per aiutare gli sposi a ottenere le immagini che desiderano.

Per carattere sono curioso e da sempre mi piace approfondire ciò a cui mi avvicino. Inoltre mi è sempre piaciuto “gustarmi” ciò che faccio e ritagliare tempo da dedicare a ciò che amo, cercando di creare una quotidianità il più possibile sostenibile rispettosa, nel limite del possibile, dei miei tempi. 

Abituato, come più o meno tutti noi, alla retorica della performance e dell’eccellenza a qualsiasi costo, spesso mi sono chiesto se vivere in sintonia con il proprio modo di essere sia un lusso, qualcosa di superfluo. In realtà al contrario credo sia un dovere verso sé stessi e le persone che ci sono vicine, nonché fonte di nutrimento. Soprattutto credo che, oltre che necessario, sia realmente possibile, con responsabilità e nel rispetto dell’altro, rendere concreto un progetto di vita più “lenta”.

Come dicevo all’inizio di questo paragrafo, negli ultimi anni ho deciso di estendere questa attitudine personale anche al lavoro, dal momento che quest’ultimo occupa una parte considerevole delle mie giornate. Nella pratica non si tratta di nulla di eccezionale ma della “messa a terra” di una presa di coscienza ideale.

Tornando al Metodo a cui ho fatto cenno poco fa, esso si sviluppa in 5 fasi e mi permette di rendere disponibile alle coppie non solo l’esperienza che ho maturato in ambito fotografico, ma anche una serie di risorse, spunti e suggerimenti a più ampio respiro che spero possano essere di ispirazione, e di creare un percorso durante il quale affianco ogni coppia nel cammino di avvicinamento al giorno del matrimonio. 

Penso sia molto importante rendermi disponibile ed essere presente per evitare che le coppie possano sentirsi abbandonate a loro stesse. In fondo la maggior parte di esse è la prima volta che compie questo passo e aiutarli a sciogliere alcuni dei numerosi dubbi e curiosità che sorgono durante l’organizzazione di un evento così articolato come il matrimonio, penso sia prezioso.

Bene.., direi che per ora è tutto… 

Se desideri saperne di più, in questa pagina trovi qualche info in più. Se poi ti venisse voglia di approfondire ulteriormente, scrivimi un messaggio Whatsapp al 3387432119. Avremo modo di conoscerci e parlare di fotografia, lentezza, qualità della vita e di quello che di piacevole e inaspettato potrebbe emergere durante la preparazione del tuo matrimonio.

Spero di sentirti presto.