Nel mio lavoro di fotografo di matrimonio ho occasione di conoscere un gran numero di persone che lavorano in questo settore. Oggi vi parlerò della figura della wedding planners, professione centrale nell’organizzazione e vi presenterò una di loro.
Il wedding planner è uno dei pochi, se non l’unico, operatore del settore che ha la possibilità di avere un osservatorio privilegiato ed una visione d’insieme di ogni evento che gli viene affidato.
Pensando di fare cosa gradita alle coppie che si stanno accingendo a preparare le proprie nozze (o lo stanno già fecendo), ho deciso di creare una nuova rubrica di questo blog, “I consigli per la Sposa”, per offrire ai futuri sposi la possibilità di avere a dispozione una risorsa utile in un periodo della loro vita molto ricco di impegni e con poco tempo a disposizione. Un’opportunità per conoscere la storia, il pensiero, l’esperienza, le idee ed avere consigli e spunti da alcuni dei professionisti più apprezzati.
La prima intervista della nuova rubrica è dedicata a Raffaella Rimassa.
Chi è Raffaella Rimassa
Prima di lasciare spazio alle risposte di Raffaella sul tema matrimonio, desidero fornirti qualche breve notizia su di lei.
Raffaella Rimassa è una wedding planner che, a differenza di altre, ha una propria sede, la tenuta di famiglia dove organizza matrimoni e eventi, per cui lavora nella sua villa oppure dove le coppie di sposi la chiamano. Lavora da molti anni, da quando ancora in Italia non esisteva la figura del wedding planner e neppure l’abitudine a farsi organizzare il matrimonio da un consulente.
Raffaella lavora con un suo team interno e una rete di partner esterni di estrema fiducia. Ha l’abitudine di conoscere le coppie per capire ciò che vogliono e concretizzare le loro richieste realizzando eventi creati su misura per loro.
Le domande e le risposte
D: Ciao Raffaella, innanzi tutto grazie per l’entusiasmo e la disponibilità dimostrata fin dal primo momento che ti ho proposto questa intervista. Inizio con una domanda relativa al contesto generale. Qual’è secondo te il significato del matrimonio oggi?
R: “Grazie a te Silvio, per aver pensato a me, è un piacere. Il matrimonio oggi ha probabilmente il valore di sempre. È cambiato il contesto, i giovani che pensano al matrimonio sono più autonomi, ma il sogno del giorno più bello rimane.”
D: Alla luce della tua esperienza, cosa è cambiato nel corso del tempo?
R: “Direi che molte cose sono cambiate perché nel corso degli anni il matrimonio è diventato un evento è come tale va gestito. Gli sposi non si accontentano più di un pranzo, l’abito, le foto. Vogliono stupire, fare di più di quello che hanno visto in altri matrimoni.”
D: Perchè secondo te, la figura del wedding planner è sempre più importante nell’organizzazione di un matrimonio?
R: “Proprio in merito a quello che dicevo prima, la figura del wedding planner è utile perché concretizza l’evento, lo rende possibile, trasforma le idee degli sposi in realtà e conduce la preparazione e il grande giorno.”
D: Come è percepita secondo te la figura del Wedding Planner in Italia?
R: “Credo che non sia vista come all’estero, credo che ci occorra ancora tempo prima che la figura sia richiesta e apprezzata nel giusto modo. Penso inoltre che dalla parte del wedding planner ci voglia molta fermezza per imporre il nostro ruolo che deve essere supportato da professionalità e non da improvvisazione.”
D: Tu sei Wedding planner ma gestisci anche due ville in esclusiva, una delle quali è di famiglia. Questa tua duplice esperienza che valore ha? Come ti definiresti?
R: “Potrei darmi una duplice definizione: Wedding Planner e Location Manager. Il fatto di gestire due ville in esclusiva, mi consente di avere più competenze rispetto al wedding planner in quanto conosco le problematiche che ci possono essere nelle strutture e sono in grado, con l’esperienza acquisita e una visione più ampia, di prevenirle.”
D: Qual’è la tua visione personale dell’evento matrimonio?
R: “Io vivo nei matrimoni per buona parte dell’anno, vivo con gli sposi, vivo le loro emozioni e, soprattutto, vivo con loro quel giorno e ti assicuro che ogni volta è un’emozione. La mia personale visione dell’evento Matrimonio è quella di voler dare sobrietà e pacatezza, di voler portare rigore, tradizione e galateo, certamente sempre con uno sguardo al presente. Non vorrei che si andassero perdendo certe regole e comportamenti, non perché impopolari, ma semplicemente soltanto perché sconosciuti a chi ha in mano l’organizzazione. Personalmente, cerco sempre di metterci il mio stile, il mio gusto. Le mode mi interessano, ma non le voglio subire, semmai proporle.”
D: Quali sono le cose più importanti a cui prestare attenzione durante la preparazione di un matrimonio?
R: “Ti direi che ogni fase è importante, dalla conoscenza al giorno dell’evento. Penso che sia fondamentale creare empatia con la coppia, acquistare la loro fiducia, imparare a conoscerli, creare il matrimonio per loro e non semplicemente il matrimonio.”
D: C’è un aneddoto in particolare che desidereresti raccontare?
R: “Il backstage è sempre molto divertente, certo ci sono i momenti di tensione, ci stanchiamo, ma la soddisfazione è tanta. Sul più bello succedono cose che dopo ricordi sorridendo, ma al momento è adrenalina pura. Le fedi, per esempio legate sul cuscino in mano al paggetto che arriva da me mostrandomi, pochi minuti prima dell’inizio della cerimonia, il cuscino con solo i fiocchetti. Eravamo in una terrazza in ghiaia e le fedi erano lì, tra un granello e l’altro. Le cercavamo tutti, dai camerieri ai barman, alla security, ai cuochi. Fedi ritrovate, legate al cuscino, ma non con troppo vigore, altrimenti, all’altare, gli sposi avrebbero dato adito a un altro aneddoto non riuscendo a slegarle. Ma potrei raccontarti di bouquet dimenticati a casa, di speech infiniti, di sposi costretti a un anno di scuola di danza per fare il primo ballo. Momenti comunque in cui c’è sempre molta felicità.”
D: Hai un consiglio per una coppia in procinto di sposarsi?
R: “Sì, volentieri, incontro molte coppie e vedo che tutte arrivano da me con tante idee, a volte anche troppe. Io consiglio di individuare che cosa piace, capisco che c’è un mondo da esplorare, ma è bene definire una linea e cercare di essere uniformi perché il segreto è anche quello, non mischiare le tendenze e organizzare un matrimonio in cui ci sia un unico stile a cui ispirarsi altrimenti rischieranno un risultato non all’altezza delle loro aspettative.”
D: In chiusura diciamo qualcosa a chi desiderasse affacciarsi al mondo dell’organizzazione di eventi come il matrimonio, so che tu tieni corsi per diventare wedding planner.
R: “Sì, io sono docente ai corsi di Angelo Garini del quale sono partner per la Liguria. Tengo anche corsi one-to-one con chi vuole trascorrere un giorno con me, conoscere il mestiere o approfondire alcuni argomenti in particolare. Sono giornate estremamente utili per apprendere una professione che è in continuo divenire e che ha spesso bisogno di confronto per avere la consapevolezza di muoversi in modo corretto.”
Si conclude qui la prima intervista ospitata sulla rubrica a cui ne seguiranno altre con cadenza mensile. Sono veramente molto contento per l’entusiasmo finora dimostrato da parte di molte professioniste del settore a cui ho proposto il progetto. E’ un bel segnale che dimostra fermento e desiderio da parte degli operatori del settore a rendersi disponibili ad aiutare le coppie di futuri sposi e rappresentare per loro una guida nel lungo, ed a volte ricco di insidie, percorso verso le nozze.
Se desideri conoscere meglio Raffaella troverai maggiori info sul suo sito web a questo link.
Se invece sei una Wedding Planner e desideri anche tu avere uno spazio su questo blog per illustrare la tua visione del matrimonio scrivimi all’indirizzo info@silviomassolo.it.
Per ora è tutto!
Alla prossima.